YouTube fa schifo: rimuove i video senza motivo, il caso “Questa è benzina”

Sono qui solo per testimoniare lo schifo di YouTube. Vi spiego cosa è successo. Presumo a seguito di alcune segnalazioni, mi è stato rimosso (dopo circa quattro anni dalla pubblicazione…) un video dal canale perché violerebbe le norme di YouTube, in particolare quelle sull’autolesionismo. Di che video si tratta? Il video in oggetto riguarda il famoso caso successo al TG 2 di Nicola De Martino che esclama “Questa è benzina, no no, io mi do fuoco” e si butta della benzina (o forse era acqua) addosso prima di essere fermato. Guarda caso, il video stava andando molto bene in questi giorni, arrivando a superare anche le 4000 visualizzazioni in 48 ore e raggiungendo le 62 000 visualizzazioni totali con 1189 mi piace.

Ora, al di là del fatto che si tratta di una scena conosciuta ed entrata nella collettività, da cui sono nati meme e che forse all’epoca fu ripresa anche da programmi come Blob, non si capisce in quale modo possa essere collegata all’autolesionismo (sul serio? Perché una persona si butta della “benzina” addosso?) o istigare al suicidio (è palese che era un gesto per fare clamore e non per suicidarsi davvero in diretta). Il mio video, oltretutto, era di fattura assolutamente ironica e sarcastica, una parodia della vicenda come tante ne sono state fatte e come tante sono presenti online. Dato che è abbastanza chiaro che il soggetto in questione non si sarebbe mai dato fuoco, ma che era solo una pagliacciata, è normale che il web abbia poi reagito in questo modo. Di certo se fosse successo veramente qualcosa non mi sarei mai permesso di farci un video. Ma andiamo avanti: in un video pubblicato su YouTube riguardo questo caso viene pure mostrato un avviso per il pubblico.

Perché non fare lo stesso con il mio video invece di rimuoverlo del tutto? In fondo mostrano la stessa identica scena. Perché usare due pesi e due misure? Se lo avessero rimosso per altre cose, tipo un possibile copyright sulla musica probabilmente non avrei detto niente, ma questa è semplicemente una follia senza senso.

Secondo punto: YouTube mi manda una mail dove possiamo leggere:

“Ti abbiamo contattato perché alcuni membri della community di YouTube, tra cui altri creator, spettatori e membri del personale, temono per la tua sicurezza o il tuo benessere dopo avere visualizzato contenuti da te pubblicati che presentano tendenze suicide o autolesionistiche o riferimenti a tali pratiche.
I pensieri suicidi e l’autolesionismo sono una reazione piuttosto frequente a emozioni dolorose. Parlare con qualcuno può aiutarti a elaborare tali emozioni e ricevere il sostegno di cui hai bisogno per superare un momento difficile.”

Ma sono seri o stanno scherzando? Ma qualcuno ha controllato davvero o è tutto automatizzato? Devo davvero spiegare perché questa email non ha alcun senso? Non credo.

Ok, ok, ma facciamo finta che YouTube abbia ragione. Quel momento ormai divenuto iconico e trash, un pezzo di storia della televisione italiana (che quindi non dovrebbe essere censurato, ma ricordato), mostra effettivamente un atto di autolesionismo/suicidio (ok, fa già ridere così, ma facciamo finta che YouTube abbia ragione). Quindi ok, la rimozione è giusta e va bene, accettiamolo e andiamo avanti. Quello che NON accetto, però, è che su YouTube esistano altri dieci, venti, trenta (non lo so!) video in cui quel momento viene mostrato. Esatto! Su YouTube vi sono altri video con quella scena che io nel mio canale non posso più mostrare! Vi basta andare su YouTube e digitare “questa è benzina” per appurarlo voi stessi, come detto per il filmato con l’avviso di cui parlavo poco sopra.

E quindi perché ad alcuni è concesso caricare quella scena e ad altri (come me) no? Questa è una discriminazione bella e buona e se YouTube non rimuoverà per coerenza anche tutti gli altri video incriminati la sua presa di posizione nei miei confronti rimarrà assolutamente ingiustificata.

QUESTA È UN’INGIUSTIZIA!

Quindi sì, fanculo YouTube.

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