Super Mario: preferisco gli RPG

Oggi voglio parlarvi del mio rapporto con Super Mario, il che significa parlare del mio primo rapporto con il mondo dei videogiochi. Detta così, sembra quasi una cosa intima e videoludicamente parlando lo è. Era parecchio tempo fa, sarà stato il 1996 o giù di lì. In casa era arrivata una di quelle console farlocche (regalatami dai cugini che la “sostituirono” con una fiammante PlayStation) che conteneva al suo interno diversi giochi, tra cui una cosa simile a Mortal Kombat, Galaxian e l’indimenticabile ed eterno Super Mario Bros., ovvero il primo videogioco a cui abbia mai giocato. Su una console tarocca. Un inizio promettente…

Quando dico che preferisco gli RPG, non intendo questi RPG
Quando dico che preferisco gli RPG, non intendo questi RPG

Amore a prima vista

Fu così che Super Mario Bros. scandì le mie giornate. Mi ero letteralmente innamorato del gioco, mica di Mario eh! L’idraulico baffuto è forse stato il mio primo (e unico?) idolo. Considerando la mia tenerissima età, all’epoca non riuscii mai a raggiungere e salvare la principessa, ma mi divertii da morire. Letteralmente, non so quante volte morii: contro nemici, nei burroni, nella lava o per colpa di quei maledettissimi pesci. Poi la PolyStation tirò gli ultimi e il divertimento finì. Ma io volevo Super Mario, gne gne gne. Tutto era perduto? Certo che no! Non mi ricordo quanto tempo passò, l’unica cosa di cui sono certo è che i miei genitori si guardarono attorno e scoprirono l’esistenza di una cosina chiamata Nintendo 64, disponibile con un gioco di Super Mario in 3D. Mi parlarono di questo mondo, non più bidimensionale, ma tridimensionale e grande, esplorabile con un Mario “vero”. Abituato ai titoli 2D non avevo la più pallida idea di cosa aspettarmi.

Non ce la faccio... troppi ricordi.
Non ce la faccio… troppi ricordi.

Un bel giorno il Nintendo 64 divenne finalmente parte della famiglia, ovviamente insieme a Super Mario 64. Inutile dire che mi innamorai anche di questo (non di Mario) e dedicai circa un mese della mia giovanissima vita a completarlo. Avevo tutto quel che volevo. Poi il tempo passò, provai altri titoli e un altro bel giorno mi venne regalato (mi pare per Santa Lucia) The Legend of Zelda: Ocarina of Time, quello che ancora oggi considero il mio gioco preferito di sempre. Non credo che uscirà mai un’opera che mi segnerà come successo con Ocarina of Time… ma parliamo di Mario.

Il declino

Dopo Super Mario 64 del panzone con la salopette persi un po’ le tracce. Perché? Beh, diciamo che con la PlayStation 2 iniziai a scoprire nuovi tipi di giochi e abbandonai il mondo Nintendo. Tuttavia, più avanti con l’età, la nostalgia mi costrinse ad acquistare un Nintendo GameCube, con cui riabbracciare il passato e continuare le mie avventure insieme a Link e Mario (e non solo). Però se The Legend of Zelda: The Wind Waker mi rapì nel suo mondo, lo stesso non posso dire per Super Mario Sunshine. Il gioco mi piacque lo stesso, sia chiaro. Il problema è che da lì in poi Mario mi piacque sempre meno. Non c’era più quella scintilla. Dov’era finita quell’attrazione fatale, quell’amore che provavo da bambino? Spariti. Super Mario non mi entusiasmava più.

L'inizio del declino
L’inizio del declino

Tuttavia, questo non segnò la fine del rapporto con Mario. Infatti, il colpo di scena non tardò ad arrivare: nonostante molti anni dopo la sua uscita, i miei genitori mi regalarono una cosina chiamata Paper Mario e cavolo, la passione tornò!

Preferisco gli RPG

Da lì in poi niente fu più come prima: il mio interesse verso i platform di Super Mario (sia 2D che 3D) calò sempre di più, mentre quello per le controparti RPG non fece che aumentare. Ecco quindi spiegato il titolo dell’articolo. Perché sono stati Paper Mario, Paper Mario: Il Portale Millienario, Super Paper Mario (sì, anche lui), Mario & Luigi: Viaggio al Centro di Bowser, Paper Mario: Sticker Star (sì, anche lui) a riaccendere il mio entusiasmo verso Mario e il suo mondo. Entusiasmo che è giunto sano come un pesce sino a oggi con titoli come Mario & Luigi: Paper Jam Bros.

Il Portale Millenario è da orgasmo! Uno dei miei giochi preferiti!
Il Portale Millenario è da orgasmo! Uno dei miei giochi preferiti!

La colpa, però, non è degli ottimi Super Mario Galaxy o Super Mario 3D World, titoli che, per quanto non mi appassionino (per dire: il secondo l’ho recuperato non molto tempo fa), di certo non mi fanno schifo. Credo che crescendo i miei gusti mi abbiano indirizzato verso altri generi, mettendo un po’ da parte i platform in generale. Si tratta infatti di una tipologia di gioco che, purtroppo, ormai rischia di portarmi alla noia molto presto. Non li disprezzo, non li considero da bambini, solo non mi prendono più e su questo c’è poco da fare.

Volevo chiudere l’articolo con questa frase:

Quindi, Nintendo, dopo New Super Mario Bros. 220, New Super Luigi U, Super Mario 3D World, Super Mario Maker e party game/sportivi di sta minchia, me lo fate un Paper Mario per Wii U?

Ma Nintendo mi ha battuto sui tempi, perché a marzo ha annunciato Paper Mario: Color Splash per Wii U (sì, l’articolo ce l’avevo fermo da un po’). Allora chiuderò dicendo che sono davvero felice di questo Paper Mario, ma sono ancora più triste, molto più triste, per la presa per il culo dell’ennesimo rinvio di The Legend of Zelda Wii U, notizia che forse avrebbe meritato un articolo a parte. Il fatto è che non avrei molto da dire a riguardo, il tutto potrebbe essere racchiuso in una sola parola: VERGOGNA!

LEGGI ANCHE
Uncharted: non una serie mediocre
The Walking Dead: perché Rick mi fa morire dal ridere
Quella volta che Assassin’s Creed mi ha salvato il culo alle superiori
Quantum Break: la spiegazione della storia

TUTTI I MIEI ARTICOLI

3 pensieri su “Super Mario: preferisco gli RPG

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.