Sony ha da poco annunciato l’arrivo di PlayStation Portal, il nuovo accessorio per PS5 che verrà venduto al prezzo di 219,99 euro. Questo mi ha dato lo spunto perfetto per parlare della questione portabilità. Non avevo mai affrontato la cosa fino adesso, quindi perché non spendere due righe per parlarne? Insomma, in parole semplici, apriamo la sfida tra le console portatili e quelle fisse!
Portatile o fissa?
Intanto, per chi non lo sapesse, PlayStation Portal permetterà di giocare ai titoli PS5 in portabilità. Solo in casa o anche fuori? Non ho ben capito del tutto e nemmeno mi interessa. Per maggiori dettagli, vi rimando all’annuncio sul blog ufficiale PlayStation.
La comprerò? Ma manco per il casso! È un accessorio di cui mi frega meno di zero. Il motivo? Sono da sempre un amante delle console fisse. Le console portatili non mi sono mai piaciute molto. In realtà, tale affermazione non è del tutto corretta. Non è tanto la console in sé a non piacermi, ma proprio l’esperienza di gioco che ne consegue. Giocare in portabilità, in pratica, non fa per me. Tra portatile o fissa, non c’è neanche da chiedere.
Portatile vs fissa: la sfida
Come console portatili possiedo il Nintendo DS e il Nintendo 3DS. Ho anche l’ibrida Nintendo Switch, che ovviamente uso come console casalinga. I DS li presi perché attirato da alcuni titoli Nintendo, mentre ignorai bellamente PlayStation Portable e PS Vita. Ma perché giocare in portabilità non mi piace? Cerchiamo di capirlo insieme.
Schermo piccolo: le dimensioni contano? Beh, a volte sì. Giocare sugli schermi dei cellulari mi provoca un naturale ribrezzo (e infatti non ci gioco) e quelli delle console portatili non è che siano tanto differenti. A mio parere, giocare su una TV è tutta un’altra storia. Già il monitor di un PC è troppo piccolo. Purtroppo, allo stato attuale gioco su una televisione di appena 32 pollici e mi piacerebbe qualcosa di decisamente più grande. Il mio schermo ideale per giocare? Quello del cinema! Sarebbe una figata! Altro che gli schermi delle portatili in cui serve la lente di ingrandimento. Un punto per le fisse!
La batteria: se si è in giro non è detto che si abbia modo di ricaricare la console tutte le volte che si vuole. Giocare per lunghi periodi potrebbe quindi diventare impossibile se la batteria si scarica e la console si spegne. Mi pare che la durata media non sia eclatante: sia 3DS che PSP/PS Vita paiono stare sulle 3-5 ore di autonomia (Switch forse qualcosa in più). Un po’ poco. Un altro punto per le casalinghe!
Viaggi, gite, tempo fuori casa: non faccio viaggi da una vita, quindi non ho bisogno di portarmi dietro una console portatile per giocare. Una volta, comunque, mi portai dietro anche qualche fissa, durante una vacanza estiva. Infatti, si può anche portare un GameCube o una PS3 in vacanza così da fargli cambiare un po’ d’aria, non è necessario avere per forza una portatile (se non si va in giro per strada, ovvio), anche se a livello di spazio, praticità e comodità non c’è paragone. In questo caso, dunque, il punto va alle portatili. E ci mancherebbe!
I giochi: questo è l’aspetto principale per cui le portatili mi sono sempre sembrate inferiori alle fisse. I videogiochi, per grafica, gameplay, audio, qualsiasi cosa, sono limitati rispetto a quelli per console casalinghe. La causa è chiaramente la scarsa potenza di una portatile rispetto a una fissa. Per forza di cose, quindi, l’esperienza di gioco deve adattarsi a qualcosa di più piccolo, in tutti i sensi. Probabilmente molti non saranno d’accordo, ma per me i titoli nati per portatile sono figli minori, almeno se messi direttamente a confronto con le “esperienze casalinghe” dello stesso periodo. Le eccezioni, tuttavia, ci sono. Mi viene in mente Resident Evil: Revelations (in origine uscito su 3DS) che sia per grafica, sia soprattutto per gameplay, aveva poco da invidiare ad altri capitoli. Inoltre, ai giorni nostri la situazione è cambiata: con Switch o Steam Deck e con ‘sto PlayStation Portal i giochi sono i medesimi, ma fino a ieri le cose erano appunto un po’ diverse. Diciamo un pareggio va!
Il feeling: giocare in tutta tranquillità nella propria cameretta o su un treno in mezzo a un botto di gente? C’è anche da rispondere? Giocare in mezzo alla folla, o anche tra poche persone, mi danneggerebbe il gusto del gioco. Come faccio a immergermi in un mondo virtuale se rischio di essere distratto da quello reale? Quando gioco ho bisogno di pace, silenzio, nessuna presenza disturbante, nessun rumore, niente di niente, totale relax. Infatti, la maggior parte delle volte che ho giocato con il DS e il 3DS l’ho fatto nella mia camera da letto, da solo e in tranquillità. Diciamolo: non proprio il senso che hanno le portatili, ovvero quello di giocare fuori casa, tra una pausa e l’altra. Ma come cazzo si fa a giocare in modo spezzettato e magari per pochi minuti o di fretta? No, no, va contro la mia filosofia di gioco. A ciascuno il suo, quindi… per me è no. Punto alle fisse!
In definitiva, è una vita che non accendo più una console portatile (escluso lo Switch, ovviamente). Non è il tipo di esperienza che cerco nei videogiochi. Le console portatili potrebbero sparire in questo istante dalla faccia della Terra, non ne sentirei la mancanza. Questo è il motivo chiaro e semplice del perché non mi frega assolutamente nulla di PlayStation Portal.
Ora, però, ditemi la vostra: preferite le console portatili o quelle fisse? E perché? Sono certo che molti non saranno d’accordo con me, fatemelo sapere nei commenti!
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