Perché non leggo più le recensioni di videogiochi

C’è stato un tempo, anni e anni fa, in cui non mi perdevo neanche una recensione sui videogiochi che mi interessavano. Soprattutto nel periodo in cui ho lavorato nel settore (ma anche prima), leggere le recensioni su questo o quel videogioco era uno stimolo e un piacere. Ahimè, oggi non è più così. In parte a causa del mio distacco dall’ambiente, negli ultimi anni ho smesso sempre più di leggere gli articoli. Si può dire che non leggo proprio più i siti di videogiochi. Le uniche eccezioni riguardano alcune news, ma solitamente è ormai sufficiente uno sguardo su Facebook per restare informati su buona parte delle novità.

Ho sempre amato le recensioni: mi piaceva leggerle e mi piaceva scriverle. E scrivere di giochi mi piace ancora oggi. Insomma: non leggo più, ma qualcosina ogni tanto la scrivo ancora, più per esercizio e diletto personale che per un reale interesse da parte degli altri. Alla fine il punto è proprio questo: l’interesse. Io non provo più alcun interesse a leggere le recensioni di videogiochi. Quali sono i motivi? Beh, in primis perché semplicemente non sento il bisogno di farmi aiutare da una recensione per capire cosa acquistare e cosa no. Per esempio, ho già prenotato God of War: Ragnarök e il mese prossimo acquisterò The Callisto Protocol, ma di entrambi non mi frega niente delle recensioni. Di God of War non ne ho letta manco mezza e non ho intenzione di farlo.

Leggere le recensioni, però, era bello anche solo per curiosità, per avere un’opinione che potesse dare spunti e nuove prospettive su un determinato titolo, per pregustarsi l’esperienza. Un po’ come leggere le opinioni dei giocatori (e anche questo, se prima mi incuriosiva, ora non mi interessa più). Oggi come oggi quella curiosità è svanita. Non c’è un motivo preciso sul perché sia così, in realtà. Di recente, l’unico videogioco di cui ho ripescato le recensioni è stato Bloodborne, ma solo dopo averlo giocato. È decisamente più probabile che legga una recensione dopo aver giocato un titolo piuttosto che prima. Infatti, a differenza di un tempo, in cui gestire l’hype era difficile, ora preferisco sapere il meno possibile (quasi nulla) sul videogioco che andrò a giocare. A volte le recensioni possono spoilerare parte dell’esperienza e questo è un altro fattore che mi ha allontanato da esse.

Inoltre, l’attuale stato di salute del giornalismo videoludico italiano penso non aiuti. Pur frequentando solo di striscio alcuni dei principali siti, mi sembra di percepire un certo calo qualitativo in molte realtà. Il settore, insomma, mi sembra abbastanza in difficoltà e sempre più allo sbando. E non so nemmeno se basterebbero maggior qualità, serietà e competenza per risollevarlo. Forse, e purtroppo, i siti di videogiochi sono destinati a un triste declino…

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