Parlo di Starfield senza averlo giocato: la mia opinione

Da possessore di PlayStation 5 e non di Xbox Series X|S, Starfield è un titolo che mi piacerebbe giocare. Avendo acquistato PS5 pochissimo tempo fa, al momento non procederò a comprare la console Microsoft, ma l’intenzione di farlo in un futuro più o meno lontano c’è tutta. I titoli Bethesda, infatti, mi piacciono abbastanza. In particolare, sono un fan di Fallout 3, mentre sono sempre stato tiepido riguardo Skyrim. Ma Starfield? Il gioco è finalmente uscito e i giocatori stanno esprimendo la loro opinione.

Starfield

Killer application?

Personalmente, trovo il genere fantascientifico uno dei più affascinanti e misteriosi. Le epopee spaziali mi attraggono e, di conseguenza, anche Starfield. Tuttavia, devo dire che ho comunque preferito optare per PlayStation 5 perché mi sono sempre trovato meglio sulle console Sony e come gesto di fiducia verso i titoli che, spero, usciranno sul lungo termine (ovvero: esclusive PlayStation). Starfield mi attira, sì, ma non così tanto da convincermi a prendere una Xbox come prima console “new gen”. Si fosse trattato di Fallout 5, forse sarebbe stato diverso.

Ora che Starfield è uscito, inoltre, devo dire che il mio interesse verso il gioco è scemato, anziché aumentare. Il motivo è semplice: Starfield non sembra essere il capolavoro che ci si aspettava. Prevedibile? Boh, forse sì, forse no. Il titolo ha una media voto su Metacritic di 86-88, quindi un gioco più che buono, quasi ottimo potremmo dire, ma incapace di raggiungere le vette di un Baldur’s Gate III o un The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom. Persino i remake di Dead Space e Resident Evil 4 hanno una media più alta. OK, siamo d’accordo: i voti e le recensioni spesso lasciano il tempo che trovano e infatti le recensioni sul gioco manco le ho lette. Non me ne frega assolutamente nulla!

La grafica non mi pare eccezionale, ma non è una novità in casa Bethesda

Capolavoro?

Quello che mi lascia un po’ perplesso è leggere certe critiche, tra cui l’esplorazione frammentaria, l’IA pessima (comune comunque a quasi tutti i videogiochi) e, in generale, una sensazione di “gioco vecchio” per gli standard attuali. Non entro nel dettaglio non avendo provato il titolo o approfondito la questione, mi baso solo su alcuni commenti letti in giro. Sinceramente, però, se davvero Starfield propone un’esplorazione a compartimenti stagni, un po’ di delusione è giustificata. Se è necessario usare il viaggio rapido per spostarsi da un pianeta all’altro o da una zona all’altra, se insomma il gioco è composto da mappe esplorabili singolarmente, ma non raggiungibili in “tempo reale”, a mio avviso è un difetto non da poco. Nota: il fatto che sembra essere possibile viaggiare effettivamente da un pianeta all’altro, ma impiegando una roba come sette ore di viaggio reali è a mio avviso una cazzata. Va bene il realismo, ma qui si sfiora il non-sense. Pare anche che, come da tradizione Bethesda, lo stesso discorso di poc’anzi valga per gli edifici: schermata di caricamento per accedere alle abitazioni. Che palle. Per di più, molti lamentano il fatto che diverse zone sono copia-incollate: arrivi su un pianeta, esplori magari una stazione e poi su un altro pianeta ti ritrovi la stessa location uguale identica. Mi è passata davvero la voglia di giocarci…

Sinceramente? Dalla nuova generazione pretendo di più. È lo stesso discorso che ho fatto per Final Fantasy XVI. Al di là del mero impatto grafico, non è accettabile trovarsi su PS5/Xbox Series X titoli più arretrati di roba vista su PS3/PS4 o Xbox 360/Xbox One. Non lo è, poi, quando Nintendo ti sputa fuori una roba come Tears of the Kingdom, che gira su una console di merda come Switch. Bethesda sembra fossilizzata, ancorata al suo modo di fare videogiochi: da un lato è un bene, ma dall’altro dovrebbe aggiornarsi un po’. Già con Fallout 4 questo peso iniziava a farsi sentire. E non è neanche giusto fare affidamento su mod future che vadano a stravolgere l’esperienza. Gli sviluppatori devono fare il loro lavoro. Aprendo parentesi: io sono “contrario” (tra virgolette eh) alle mod, ma questo è un altro discorso da trattare in separata sede. Aggiungo, infine, la mia delusione per la mancanza di un doppiaggio in italiano: un altro aspetto che abbassa notevolmente il mio interesse.

Non ho ancora ben capito quanto sia utile viaggiare con la propria astronave: è divertente, ha un senso ludico o, nei fatti, è inutile?

Conclusioni

Sono sicuro di una cosa però: che Starfield sia capace di regalare un coinvolgimento altissimo. In fondo, è questo che succede anche con Fallout o altri titoli Bethesda. I difetti, i limiti tecnici e i bug (che non sembrano mancare neanche in Starfield) finiscono in secondo piano dinnanzi all’immedesimazione nel mondo di gioco. La speranza, quindi, è che Starfield proponga una storia principale degna e delle missioni secondarie appassionanti. In verità, Bethesda non ha mai proposto narrative eccezionali, ma nella totalità dell’esperienza i suoi mondi sono in grado di catturare il giocatore come pochi altri. Ho sentito anche commenti positivi sulla scrittura e i personaggi di Starfield, ritenuti uno dei punti di forza del gioco. Di questo non posso che gioire, perché ciò potrebbe rendere i difetti meno pesanti e l’esperienza comunque ottima. Anche il gunplay pare aver fatto un bel passo avanti rispetto al passato, per cui in questo senso non c’è da lamentarsi. Auguro quindi buon divertimento a tutti i giocatori che stanno giocando Starfield, che sia su PC, Xbox Series X|S o con qualche altro stratagemma via cloud. Io, per ora, aspetto.

Video stupido di fattura “ironica”

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