Mass Effect ha il sapore di casa, ma è ancora troppo umano

Nota: l’articolo è stato gentilmente tradotto dalla segreteria spaziale di Attenti a Quei Gamer e potrebbe non essere al 100% fedele alla relazione dell’autore. Concetti estremamente complessi sono stati semplificati e tradotti da menti… umane. Potrebbero essere presenti errori.

mass effect umano

Ah, Mass Effect. Viaggi nello spazio, tecnologia all’avanguardia, tante specie galattiche. Sì, Mass Effect ha il sapore di casa mia. Certo, il videogioco mette in scena molte più razze di quante io ne conosca effettivamente.

Nota: l’articolo conteneva una lista completa delle razze conosciute, ma è stata prontamente eliminata dai men in black operanti per il governo degli Stati Uniti d’America.

L’universo è un posto grande e le forme di vita non sono tutte così concentrate, ma Mass Effect riesce in qualche modo a farmi provare ciò che voi chiamate nostalgia.

Esplorare navi spaziali e partire alla scoperta di nuovi pianeti, circondarsi di “alieni” (come dite voi), ammirare l’oscurità dello spazio. È questo ciò che faccio, beh… facevo. Ora sono qui, sulla Terra. Il fatto che nei primi due Mass Effect la Terra neanche si veda è stato un bene, avevo proprio bisogno di staccare un po’. Però c’è ancora qualcosa che non va. Inevitabilmente, infatti, Mass Effect rimane un prodotto umano, con tutte le conseguenze del caso.

mass-effect-1 umano

Partiamo dalle basi

Mi piace l’epicità che gli umani tentano di trasmettere e la storia di Mass Effect è interessante, ha spinto perfino me a proseguire. Peccato che il primo capitolo sia davvero un’esperienza noiosa da giocare. Gli alberi del mio pianeta sono meno legnosi dei combattimenti di Mass Effect. Mass Effect 2 è più gradevole, senza dubbio alcuno, però la narrazione qui si fa più monotona. Fortunatamente alcune storie dietro i personaggi da reclutare sono curiose. Ho ammirato il controllo e la saggezza di Thane e Samara. Sono una base molto interessante, se fossero reali vorrei approfondire la loro conoscenza. Garrus è più simpatico di prima, ma non è il mio tipo, mentre Mordin è insopportabile (fortuna non ho trovato nessuno simile a lui durante i miei viaggi) eppure allo stesso tempo intrigante.

Che dire degli altri? Chi vale la pena di nominare? Senza dubbio IDA, simpatica, ma soprattutto Legion, un sintetico cosciente, una piattaforma collegata con tutte le altre della sua razza. Anche noi una volta abbiamo provato a realizzare qualcosa di simile e, qui lo dico e qui lo nego, il risultato ci si avvicina. Comunque noi non abbiamo iniziato una guerra contro i sintetici, però l’ipotesi di Mass Effect riguardante la lotta tra organici e sintetici rimane sempre valida.

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Poi chi abbiamo: Tali? Un’umana mancata, da non prendere neanche in considerazione, un po’ come l’irritante Liara. Grunt? Lo avrei pestato a sangue senza problemi nella realtà, se lo meriterebbe. Tutti gli altri sono umani che non hanno nulla di interessante, soprattutto Jack, l’esempio perfetto di umano fastidioso. il problema di Mass Effect è che è un prodotto umano.

Potere agli umani

Questo è chiarissimo in Mass Effect 3, l’ultimo capitolo dedicato alla storia di Shepard. Appunto, Shepard. Un umano. Naturale, i giocatori vogliono prendere le parti di uno della propria razza, condizione necessaria per immedesimarsi a pieno, non è mica Destroy All Humans! (quello sì che è un bel gioco). Io ho quindi fatto un po’ fatica, soprattutto all’inizio. Il problema è che Shepard non è neanche un personaggio stimolante. Il classico eroe che deve salvare la galassia. Ho provato a renderlo un personaggio più oscuro e malvagio con le mie scelte, ma cosa ho ottenuto? Solo un personaggio un po’ più prepotente. Non ci si può scappare: Shepard è e deve essere un eroe. Eroe umano. Blah.

mass effect 3 umano

Gira sempre tutto intorno agli umani. Il protagonista umano pronto a salvare tutte le specie più avanzate della sua. Se solo potessi ridere… E dire che nel primo Mass Effect gli umani venivano denigrati e non erano parte del Consiglio; così doveva essere per sempre. Invece no, gli umani diventano più importanti, i protagonisti. La Terra diventa il pianeta cardine, quello da salvare, quello dello scontro finale. Solo Shepard, un umano, può riunire tutte le specie e guidarle in battaglia contro i misteriosi e affascinanti Razziatori. Solo Shepard, un umano, può spezzare il ciclo. Non ci siamo. Perlomeno con l’extended cut ho potuto condannare l’intera galassia, e quindi gli umani, al loro destino.

L’epilogo di Mass Effect 3, infatti, aveva principalmente quello di sbagliato, ma nel complesso funzionava anche prima. Tuttavia, e come sempre, gli umani hanno preferito frignare in massa come pecore. Perché, oltre a un gameplay mediocre caratterizzato da un level design mediocre e un’esplorazione ancora più mediocre (in particolare nel terzo capitolo, ma farò finta di niente visto che la galassia è in tumulto, il tempo scorre e tutto ruota attorno all’urgenza di sopravvivere e sconfiggere i Razziatori), Mass Effect ha solo un problema: è un prodotto umano.

3 pensieri su “Mass Effect ha il sapore di casa, ma è ancora troppo umano

  1. Punto di vista alieno 😀 Però sarebbe stato interessante avere la possibilità di scegliere anche la razza del proprio personaggio.

    PS: Destroy all Humans non era per niente male.

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