La grafica è importante

Tra una dormita e l’altra mi piace tenere le orecchie in posizione di ascolto per captare gli stupidi discorsi degli umani, per poi miaoarci sopra. Molto spesso ho udito – e ovviamente letto – giocatori che credendosi illuminati (non quelli del Troll) sfoggiano con orgoglio la loro totale noncuranza verso il comparto tecnico dei videogiochi. Per le mie palle di pelo, siamo davvero sicuri che la grafica sia un aspetto poco importante?

I tempi cambiano...
I tempi cambiano…

Grafica, tecnica e arte

Il concetto di grafica non è semplice come può sembrare. La grafica non è solo una questione di tecnica, ma anche una di stile. Mao, la direzione artistica è altrettanto, se non più, importante della mera tecnica. Perché i videogiochi sono anche opere d’arte, giusto? Se volete sapere la mia pelosa opinione a riguardo, vi ricordo che ho tenuto un’approfondita lezione filosofica sull’argomento. Ma non perdiamo il baffo del discorso. Dicevo che lo stile è importante più della tecnica, ma per dare il meglio non può fare a meno di quest’ultima.

Prendiamo il pelo ravvicinato di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Lo stile è decisamente apprezzabile e in grado di far risaltare il mondo da favola che non vedo l’ora di calcare con le mie zampe. Così come The Wind Waker, Okami, Journey e tanti altri, Breath of the Wild è il chiaro esempio che non serve la bruta potenza per creare dei bellissimi quadri in movimento. Però serve, miao!

Questo Zelda promette bene

Il bello di esser brutti

La grafica serve, sì, gatti. Eppure sembra che molti illuminati giocatori preferiscano sollazzarsi a suon di 8-bit continuando a cavalcare l’onda dei gloriosi anni ’80 con indie da due fusa o sessioni di retrogaming. Niente di male, per carità di mamma gatta, ma la moda della pixel art sta un po’ sfuggendo di zampa. A che serve la potenza offerta dalle macchine moderne se ci ostiniamo a lasciarci andare alla nostalgia di un passato che non tornerà mai? La grafica dei giochi vecchi, 2D o 3D che sia, è brutta, non ci sono ma(o) che tengano. Guardiamo avanti al nostro muso. Le potenzialità sono enormi, se solo fossero sfruttate. Non cadete nell’errore di bollare l’attuale panorama del gaming come “cinema (poco) interattivo”. La grafica “cinematografica” non è il male.

La grafica è importante

La grafica è importante, miaone. L’errore è degli sviluppatori, che non sono capaci di sfruttare le possibilità tecniche a dovere. Un gioco come The Order: 1886 è splendido da vedere, ma è statico (la resa rimane comunque eccellente). Quando parlo di grafica non parlo solo del mero impatto visivo, dico grafica per semplificare le cose a voi umanacci. Parlo in primo pelo della fisica o dell’intelligenza artificiale e poi, sì, anche del mero impatto visivo. Riprendo l’esempio di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, un’opera che dimostra come la tecnica sia importante.

Almeno dal punto di vista grafico The Order non si può criticare molto...
Almeno dal punto di vista grafico The Order non si può criticare molto…

Il motore fisico del nuovo Zelda, infatti, pare eccezionale e realmente utile alla costruzione di un gameplay più divertente e vario. Grazie alle possibilità tecniche e grafiche, il mondo è vivo, reagisce alle azioni del giocatore. Queste sono le cose che dovrebbero far rizzare il pelo. Unite ad una grafica di prim’ordine e una direzione artistica sublime si ottiene un risultato che può fare davvero la differenza.

Come dicevo, gattacci miei, non si tratta solo di texture, risoluzione e altre gattosità varie. Ciononostante, anche questi aspetti sono importanti per creare un’esperienza godibile e coinvolgente. Più di tutti, miao, c’è il frame-rate. Breath of the Wild sembra soffrire un po’ su questo lato, perlomeno su Wii U. I 30 fps costanti dovrebbero essere la norma e i 60 fps l’obiettivo. Un altro elemento da non trascurare per rendere più vivo e appassionante l’universo creato è rappresentato dalle animazioni, dai movimenti di un corpo (umano o felino) alle espressioni facciali (umane o feline). Nel 2016 sono stanco di giocare con personaggi che sono pezzi di legno. La cura per ogni dettaglio è fondamentale, inutile miagolare. L’occhio vuole la sua parte. Ed è giusto che sia così.

Si parla di grafica, poteva mancare una citazione ad Uncharted 4?
Si parla di grafica, poteva mancare una citazione ad Uncharted 4?

Palla (di pelo) agli sviluppatori

Amici dei mici, IO, il Gatto senza Padrone, sentenzio: la grafica è importante. Grafica intesa come tecnica, impatto visivo e stile. Il problema è degli sviluppatori, che dovrebbero concentrarsi maggiormente su aspetti cruciali quali la fisica, l’intelligenza artificiale, la direzione artistica o la fluidità prima di pensare a risoluzioni e texture, a cui dovrebbero comunque pensare, sia chiaro. Per non parlare del comparto audio, altro tassello a dir poco fondamentale. Grafica, sonoro, gameplay dovrebbero fondersi in un matrimonio che viaggia sulla stessa onda, in un’esperienza che allieta i sensi. Mondi più vivi, personaggi più vivi, meno staticità, a costo di sacrificare un po’ di semplice bellezza estetica. Almeno fino a quando la potenza non permetterà di fare entrambe le cose per bene, miao. Perché, gatti o uomini, le cose belle piacciono a tutti.

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