Io sono profeta di sventura, araldo della rovina, visionario di un futuro prossimo ed inevitabile.
È per questo che il 2016 mi ha convinto sempre di più che mai come in altri anni il questo anno di morti celebri, si è trattato del tratto a U della strada videoludica. Abbiamo assistito all’ufficiale fallimento della Nintendo e della sua ipotetica rinascita, la Sony ci ha deliziato con la sua annuale abbuffate di ricatti (le sue esclusive… ma questa è un’altra storia), e la Microsoft è perita sotto questa pearl harbor dei giorni nostri. Bombaldate Peal Halbol!
Ma quali mie famose profezie si sono realmente avverate? Beh la prima fra tutte è sicuramente La triforza della realtà virtuale.
Con la VR (che ribadisco non è l’abbreviazione di Verona!) infatti abbiamo assistito nel 2016 alla schiusa dell’uovo, infatti abbiamo dovuto vederere roba veramente obrobriosa (di discutibile gusto) tipo gli smartphone ficcati in lenti giganti modi maschera da sub! Però come prova di quello che analizzavo nel mio articolo la qualità paga. Infatti al Tokyo Game Show il Vive andava forte! La qualità paga sempre, e pure noi purtroppo.
La seconda profezia (che era più una preghiera che altro) è riassunta ne Il Resident Evil che vorrei vasino edition.
RE7 è appena uscito e già degli speedrunner lo hanno stuprato finendolo in, cos’è 30 min? A questi speed runner volevo dire una cosa. Lei è una Iena è!
https://www.youtube.com/watch?v=oCsWRwOfwMI
Eppure, stranezze del caso, pare che RE7 in japponia abbia venduto pochissimo rispetto al predecessore. Ma il discorso mi puzza talmente tanto che secondo me i jappi stanno aspettando il VR per PC (ennesima profezia vedrete).
La terza, che più che una profezia era una proiezione di realtà (qual è la differenza? mah…) è la ipotesi se pokemon GO fosse un prodotto sfruttato al meglio. La versione ufficiale è in parte, la mia opinione è NO.
Ricco di potenzialità e probabilmente altrettanto futuristica come idea probabilmente è stata schiacciata dalla mancanza di serietà intrinseca del discorso Pokèmon stesso. Assurdo ma secondo me è questo il motivo.
Ma il 2016 è stato un anno particolare per una cosa nello specifico, ovvero è stato l’anno in cui le grandi scelte anche coraggiose del mondo videoludico, vedranno il loro frutto solo fra almeno 5 anni.