I bug sono l’essenza della vita… di un videogiocatore. I bug sono quelle cose che portano il videogioco nella dimensione dell’Oltre, che mostrano i giochi per quello che sono. I bug sono entità capaci di mettere a nudo il videogioco stesso, di portarlo alla sua forma più intima, e alla gente la nudità piace assai. Ed infatti è ovviamente codesto il motivo di tanto successo dei bug e dei videogiochi pieni di bug. Perché la gente ama i bug! E gli sviluppatori lo sanno bene.
Bug = vendite
Da Ubisoft a Bethesda, gli sviluppatori sono ben consci di ciò che il mercato chiede a gran voce. Pensate davvero che colossi come le due software house appena citate rischierebbero di pubblicare titoli buggati senza prima testarli a dovere? Certo che no! Questo, ovviamente, è ciò che vogliono farvi credere i presunti giornalisti del settore o malelingue che non sanno di cosa cazzo stanno parlando.
La verità, signori, è che il bug traina le vendite. Pensate a giochi come Assassin’s Creed Unity, Skyrim o Fallout 4 e chiedetevi: cosa sarebbero questi giochi senza i bug? Cosa cazzo sarebbero? Solo merda fumante. E invece, grazie ai divini bug, tutti conoscono i cavalli e i draghi di Skyrim, tutti si divertono e si spaventano con il “senza-faccia” di Assassin’s Creed Unity. Ma vogliamo parlare anche di giochi come The Witcher 3, Watch Dogs o DriveClub? Meglio di no, va!
Che mondo sarebbe senza bug (?)
Il punto è questo: per avere qualche garanzia di successo, al giorno d’oggi un gioco deve uscire farcito di problemi di ogni tipo. I bug distolgono l’attenzione sulle vere problematiche, come un gameplay approssimativo o una trama superficiale. Così siamo tutti contenti. I giocatori si divertono a vedere situazioni strambe e gli sviluppatori si gongolano delle visualizzazioni su YouTube di video del tipo “I bug più esilaranti di gioco X o Y o Z o A, B,C, D, E, F, G, H, I, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V”. Bene o male, l’importante è che se ne parli.
La verità, signori, è che il bug è divertente. E la gente vuole divertirsi, vuole ridere, non vuole pensare. Per questo il bug è la caratteristica del futuro dei videogiochi (e probabilmente non solo). Ascoltate me. Presto lo scriveranno sulle confezioni: “Assassin’s Creed 121: contiene oltre mille bug unici! Scoprili tutti!”. Gli sviluppatori smetteranno di mentire sulla reale natura dei bug e ammetteranno di inserirli appositamente nei propri titoli. Sì, magari in passato il bug è nato per puro caso, per veri e propri errori dei team di sviluppo, ma è proprio dagli errori che nascono le opportunità. Società come Ubisoft e ancor più come Bugghesda sono lungimiranti (non stiamo mica parlando delle aziende da due soldi di un paesello di provincia): hanno già capito che il futuro è fatto di bug. Già ora vediamo i primi segnali, ma arriverà il giorno in cui i bug verranno accettati totalmente, in cui saranno parte stessa del gameplay e della narrativa di un videogioco.
Il naufrabug mi è dolce in questo mar
Pagheremo più di settanta euro per giocare titoli farciti di bug, intavoleremo discussioni sui bug più belli e spassosi, andremo a caccia di bug come fossero collezionabili! E lo faremo con il sorriso, lo faremo con la gioia nel cuore. Perché, in fondo, siamo un po’ tutti dei grandi pezzi di bug.
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