Buongiorno a tutti, cari lettori di Attenti a Quei Gamer, oggi vi illustrerò dei metodi infallibili per coronare il vostro sogno di diventare sviluppatori di videogiochi. Volete trasformare la vostra passione in un lavoro? Volete creare il gioco che avete sempre sognato? Volete fare il culo a tutti gli sviluppatori indie che inzozzano Steam? Volete far vedere che voi c’avete le migliori idee di game design che la storia umana abbia mai visto? Che vogliate queste o altre cose, ecco le risposte a cui anelate!
ATTENZIONE: se volete dei consigli seri e non una infima trollata, fuggite sciocchi! E leggete altrove!
METODO UNO
Il primo metodo è semplicissimo: trasferitevi in America, Francia, Inghilterra o Germania.
METODO DUE
Se invece volete tentare la via dello sfigato sviluppatore italiano, iscrivetevi ad una delle prestigiose accademie di game design nostrane; studiate, imparate, conoscete laggente figa e fatevi amici quelli che contano. Stringere un rapporto di sincera amicizia con le persone che possono garantirvi il successo è molto più importante di saper effettivamente programmare o avere idee. Prima che sviluppatori, dovrete essere PR. Non dimenticare di denigrare i vostri avversari.
METODO TRE
Scaricatevi Game Maker e create roba a caso con la funzionalità per principianti che non sanno nemmeno cos’è un codice. Vi sentirete degli sviluppatori anche se non lo sarete mai, ma almeno potrete gasarvi con gli amici e i conoscenti dicendo che avete “sviluppato” un gioco.
METODO QUATTRO
Se siete giunti su queste pagine, però, i tre metodi sopra elencati probabilmente non fanno per voi. Perché voi siete degli sviluppatori con le palle quadrate a risoluzione 4K. Andare all’estero non è un’opzione, studiare non è un’opzione, il vostro genio è sufficiente per dimostrare al mondo che anche in Italia si possono fare videogiochi con le palle a risoluzione 4K. Ecco cosa dovete fare:
Iniziate dal basso: imparate a programmare giochi di merda su mobile seguendo i tutorial di maestri come Aranzulla e poi vendeteli a 0,99 centesimi. Sarà l’inizio della vostra carriera. La base della vostra azienda. I casual gamer non sanno riconoscere un gioco bello da uno brutto, quindi scopiazzate le idee degli altri e mettete un titolo attraente al vostro prodotto.
Puntate in alto: quando avrete finalmente guadagnato un bel po’ gruzzoletto, iniziate a guardare in alto pubblicando annunci in cui ricercate figure professionali da inserire in un’importante azienda italiana sviluppatrice di videogiochi. In pratica assumete gente che sa davvero qualcosa e che faccia il lavoro al posto vostro.
Prendetevi i meriti: dite agli altri cosa volete fare e prendetevi i meriti del loro lavoro.
Ora sapete come diventare degli sviluppatori di successo ma se proprio siete tra quei babbei che vogliono lavorare sodo e sprecare la vita a scrivere righe di codice invece di giocare ricordate che un vero sviluppatore non lavora mai meno di diciotto ore al giorno. Durante la breve notte (si dice che la notte di uno sviluppatore sia più corta dell’80% rispetto a quella di un comune mortale) è inoltre consigliato allenare il cervello ad elaborare ciò che dovrà essere fatto durante il giorno.
Una cosa fondamentale che tutti gli aspiranti sviluppatori dovrebbero sapere è che il fine ultimo di uno sviluppatore non è quello di creare un bel gioco ma quello di far guadagnare il proprio superiore, che passerà le giornate a dirvi cosa fare o a buttare all’aria il lavoro di mesi solo per esercitare il suo potere.
È consigliabile, ma non obbligatorio, boicottare il lavoro dei colleghi più rompicoglioni eliminando di nascosto dati o creando bug nella loro area di competenza per poi dimostrarsi subito pronti a risolvere la situazione. Farete una bellissima figura e loro una pessima. Geniale!
Un’altra regola fondamentale è che il gioco viene prima di tutto: la vostra famiglia, amici, parenti, hobby o qualsiasi altra cosa dovrà preferibilmente non esistere durante il periodo di sviluppo (ovvero anni). E cinque minuti al giorno per mangiare e per andare al cesso sono più che sufficienti. La dedizione deve essere totale, anche e soprattutto verso i capricci del direttore creativo.
Consigli per fare un gioco atomico!
Le robe strane, la pixel art e le idee innovative lasciatele agli hipster da quattro soldi che fanno indie da quattro soldi.
Seguite la massa: guerra, violenza, parolacce e pistole funzionano sempre.
Infarcire il gioco di bug divertenti è un primo passo verso la fame… cioè la fama (per approfondire). I veri beta tester sono i giocatori.
Fate un open world.
La grafica viene prima di tutto.
Il gioco deve essere accessibile a tutti. Per esempio in Naughty Dog la mascotte dello studio è un cane che prova alcune sezioni di gioco durante lo sviluppo. Se riesce a superarle il team sa di essere sulla strada giusta, in caso contrario la difficoltà viene abbassata.
Il gioco deve essere accessibile a tutti, ma inserite comunque una difficoltà proibitiva anche per i pro. Se non riuscite a superarla nemmeno voi che conoscete il gioco meglio dei vostri figli, siete a cavallo.
Dovete accontentare tutti: capi, publisher, stampa e pubblico.
Se conoscete dei recensori, aggraziateveli! Ognuno di loro deve essere il vostro recensore preferito!
Chiedete di rinviare il gioco almeno tre volte.
Se le vostre occhiaie non raggiungono la base del vostro naso a metà sviluppo significa che non state facendo abbastanza. Lavorate di più.
Rilasciate dichiarazioni sibilline o informazioni falsamente entusiastiche sullo sviluppo.
Dite a tutti che tutto procede bene anche se siete messi peggio di Altair in acqua.
Fate uscire il gioco e preparatevi alla shitstorm degli utenti saccenti e dei trolloni!
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